queste dinamiche sono riflesse nei testi cinematografici e televisivi del millennio, che presentano il corpo umano come coscienza incarnata, esplorando verità fenomenologiche attraverso sistemi cibernetici. i reality show dei primi anni 2000 hanno evidenziato una sensibilità somatica che sfida le dottrine che tradizionalmente governano il corpo, ora considerato una merce gestita politicamente.
nel contesto delle culture degli schermi, il corpo è spesso ridotto a rappresentazioni seriali che riflettono e rafforzano le barriere sociali imposte dai sistemi cibernetici. questi sistemi non sono altro che il capitalismo eseguito sotto l'imperialismo dell'etica cristiana, dove il controllo sadomasochistico si manifesta nella gestione dei corpi dei lavoratori. la "coscienza cyborg", come descritta da jennifer gonzález, emerge chiaramente nei testi visivi, che con la loro serialità esplorano la condizione ontologica dei corpi, oscillando tra ripetizione meccanica e autonomia narrativa.
queste narrazioni seriali non solo documentano, ma trasformano la percezione corporea e fisica, interagendo con sistemi viventi, sia meccanici che organici, in una configurazione variabile di tempo e spazio. in questo scenario, i corpi diventano tanto produttori quanto consumatori, in un'estetica desiderante che regola la coscienza incarnata. le teorie di heidegger a guattari hanno legato tecnologia e modalità autopoiética, influenzando profondamente l'ontologia dei corpi serializzati, che sperimentano e interpretano materialmente il loro mondo con gradi variabili di auto-riconoscimento della costruzione socializzata delle risposte emotive.
in sintesi, i sistemi cibernetici, attraverso la loro incessante produzione di testi, modellano una realtà mediata che, mentre comunica esteticamente l'esperienza del corpo, ne svela anche l'essenza distruttiva, riflettendo la forma di una merce in un eterno desiderio utopico di redenzione.
私の魂は救済された
お前たちは直に消去されるだろう